lunedì 26 gennaio 2015

Ma come si pronuncia?

Spesso ci capita di sentire nominare un animale con il suo nome scientifico tralasciando però un fattore molto importante, ovvero la pronuncia. Per alcuni può non essere particolarmente importante, per altri invece è sinonimo di serietà. Vogliamo quindi fare questo piccolo articolo scrivendo i più tipici errori che si commettono pronunciando il nome di un animale, in questo caso nel mondo dei fasmidi. Come tutti sanno, il nome scientifico di un animale deriva frequentemente dal latino e presenta sempre una combinazione di due nomi:

  • Il nome del genere a cui appartiene l’animale (es. Phyllium)
  • Il nome della specie che caratterizzi e distingua quell’animale dagli altri appartenenti allo stesso genere (es. philippinicum, giganteum, bioculatum, ecc.)


Come possiamo già notare in questi due punti, il nome del genere (nome generico) va scritto sempre con l’iniziale maiuscola, mentre il nome della specie (nome specifico) va scritto in minuscolo.

Per quanto riguarda la pronuncia vera e propria, in latino troviamo delle semplicissime regole che verrà automatico mettere in pratica alla lettura di un qualsiasi nome scientifico. Nell’esempio riportato sopra, troviamo già una delle regole più semplici ma che comunque in molti tendono a sbagliare, ovvero il Ph. In latino, il gruppo consonantico Ph viene sempre pronunciato con la lettera F come negli esempi che riporteremo di seguito (premessa la Y si pronuncia I):
  • Phyllium                Fillium
  • Pharnacia              Farnacia
  • Peruphasma          Perufasma

Se provate anche solo nella vostra mente a pronunciare questi nomi, vi renderete conto che hanno un suono molto più elegante e scorrevole rispetto a “Pillium, Perupasma, ecc.”. Un consiglio che vi possiamo dare è quello di provare a ripetere il nome nella vostra mente e notare il suono che lo segue, vedrete che poi verrà automatico.

Un secondo punto, ma non meno importante, da prendere in considerazione è il dittongo, ovvero l’unione, nella pronuncia, di due vocali in una sola sillaba. Questa regola è leggermente più complessa poiché bisogna essere in grado di riconoscere quando pronunciarlo in modo corretto. I dittonghi che si trovano più facilmente sono ae (che suona e) ed oe (che suona e) mentre più rari sono ei, ui, oi, eu. Sicuramente balzerà all’occhio quest’ ultimo e vi chiederete “E Phyllium giganteum?” in questo caso non forma dittongo e si legge così come si presenta. Torniamo però ai primi due, i più comuni e facciamo degli esempi:
  • Necrosciinae                          Necrosciine
  • Phaenopharos                        Fenofaros
  • Phryganistria tamdaoensis      Phryganistria tamdaensis
  • Oreophoetes topoense           Oreofetes topense

Per prendere confidenza con queste semplici regole, bisogna, come nel primo esempio, ripetere nella propria mente il nome dell’animale e cercare di capire il suono che meglio si addice.

Speriamo che questo articolo sia stato utile e che non vi abbia annoiato e come sempre, per qualsiasi informazione o domanda, sentitevi liberi di scriverci al nostro indirizzo e-mail: fantasmidi@gmail.com .

ATTENZIONE: E' vietata la riproduzione totale o parziale del materiale presente nel sito, senza l'esplicito consenso degli autori. (V. Legge del 22 aprile 1941, n. 633)

lunedì 19 gennaio 2015

Come incubare uova di fasmidi

Le nostre uova di varie specie di fasmidi in incubazione

Ciao a tutti!
Questo è un post dedicato principalmente a chi si sta avvicinando al mondo dei fasmidi e non sa ancora come incubare le uova, ma può anche diventare una forma di confronto con i nostri "colleghi" già esperti di fasmidi che magari le mettono ad incubare in maniera differente (se vi va, fateci sapere in un commento i vostri metodi di incubazione, siamo tutti qui per migliorarci).
La cosa fondamentale per avere una buona percentuale di schiuse è sicuramente mantenere le uova ad una costante umidità superiore al 60%.
La temperatura invece farà variare i tempi di schiusa e probabilmente anche la percentuale di nascite per le specie più delicate, l'importante è mantenere almeno i 19-20°C. Alcune fonti indicano di non superare i 27°C, vi riportiamo questo dato ma non siamo in grado di confermarvelo in quanto non le abbiamo mai tenute ad una temperatura così elevata.
I tempi di schiusa, oltre ad essere influiti dalla temperatura (più sarà alta, prima si schiuderanno), sono variabili da specie a specie.
Per evitare l'insorgenza di muffe è necessario creare un ambiente con un buon ricircolo d'aria e non mettere le uova a diretto contatto con il substrato umido.

Ecco come le incubiamo noi:

1) Riutilizziamo vecchie vaschette per il cibo e le bucherelliamo con un ago con un diametro abbastanza grosso, per permettere il passaggio dell'aria e mantenere una forte umidità (questo passaggio si può saltare riutilizzando vecchie vaschette per grilli che sono già bucate)



2) Il substrato che utilizziamo è la vermiculite, che è facilmente reperibile nei negozi tipo garden (può essere sostituita con dello scottex)



3) Spruzziamo la vermiculite con abbondante acqua in modo tale che la assorba e crei all'interno della vaschetta l'ambiente umido che desideriamo



4) Inseriamo le uova da incubare in tappi di bottiglie ed utilizziamo tappi con colori e dimensioni diversi per distinguere il periodo in cui sono state deposte. Richiudiamo la nostra nuova "mini incubatrice per fasmidi" ed aspettiamo... ricordandoci di inumidire la vermiculite di tanto in tanto.



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venerdì 16 gennaio 2015

Il nostro piccolo allevamento

Extatosoma tiaratum (femmina) - stadio L3

Buongiorno a tutti,
ieri delle brevi presentazioni su di noi, ora tocca ai nostri animaletti!
Attualmente possediamo le seguenti specie:
  • Extatosoma tiaratum
  • Peruphasma schultei
  • Ramulus artemis
  • Ramulus nematodes
  • Medauroidea extradentata
  • Phyllium philippinicum
  • Phyllium tobeloense “galela”
  • Phyllium ericoriai
  • Eurycantha calcarata
  • Achrioptera fallax

In questo momento, gli esemplari di molte di queste specie che possediamo sono ancora giovani e non si riproducono, ma speriamo vivamente di riuscire a portare a termine il loro ciclo di vita nel migliore dei modi ed avere la soddisfazione di vedere nascere i figli dei nostri attuali fasmidi.

Ne approfittiamo di questo post per mostrarvi un nostro piccolo L3 di Extatosoma tiaratum, che ieri è stato il primo tra i suoi fratellini a compiere questa ulteriore muta.  Sono nati da uova fecondate, quindi siamo in attesa di scoprire il loro sesso.

L’esemplare in foto sembrerebbe una femmina, non appena anche gli altri insetti inizieranno a mutare faremo vari confronti tra di loro per aiutare anche voi ad identificare il sesso dei vostri piccoli di Extatosoma tiaratum.

A presto ;)

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giovedì 15 gennaio 2015

Benvenuti!

Benvenuti su questo nuovo Blog.
Siamo un ragazzo ed una ragazza di 23 anni ed abbiamo cominciato insieme ad appassionarci ai fasmidi circa un anno fa. 
Vogliamo saperne sempre di più in questo campo e vogliamo condividere con voi le nostre esperienze, i nostri pareri, le curiosità e le difficoltà che incontreremo in questa avventura. Proprio per questi motivi abbiamo dato vita a questo piccolo grande progetto: i Fantasmidi!
Nasce soprattutto con l’idea di un confronto con voi lettori, con la possibilità di una scambio concreto di consigli e idee per poter allevare al meglio i nostri/vostri fasmidi. Inoltre speriamo di poter attirare nuove persone ad appassionarsi a questi piccoli amici e poterli aiutare nelle loro prime esperienze con i nostri post.
Per qualsiasi domanda o informazione rimaniamo disponibili anche privatamente attraverso il nostro indirizzo mail: fantasmidi@gmail.com
Inoltre vi invitiamo a mettere “mi piace” alla nostra pagina Facebook:  https://www.facebook.com/pages/Fantasmidi/1533791523540398

Sperando che tutto vada secondo i piani, vi auguriamo una buona permanenza.

Valeria e Alessandro